Il Museo Vulcanologico di Pantelleria è stato realizzato con i fondi del POR Sicilia 2000/2006 recuperando i ruderi di una una delle tante strutture militari della II Guerra Mondiale. E’ stato inaugurato nel 2010 e molti sono gli studenti universitari che ogni anno vengono a Pantelleria per una didattica sul campo, accompagnati dal responsabile scientifico del Museo, Prof. Silvio Rotolo, docente presso l’Università di Palermo Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare, assiduo frequentatore dell’isola. La struttura, chiamata anche Museo Vulcanologico di Kagiar in riferimento alla zona in cui sorge, si trova a Punta Spadillo, nella zona nor/orientale dell’Isola, al centro di numerosi percorsi escursionistici ben segnati sul territorio. Non avendo ad oggi personale dedicato, l’apertura del Museo è affidata agli operatori dell’Azienda Forestale ed è garantita dal 1 giugno al 30 settembre tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Inoltre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 potranno essere visionati alcuni filmatiti a tema. Nel periodo non estivo e per particolari esigenze è opportuno mettersi in contatto preventivamente con Piero Alfonzo – UOB 2 – ufficio provinciale Azienda Foreste Trapani: palfonzo@regione.sicilia.it, per concordare un appuntamento per la visita.
Il Museo è costituito da tre sale nelle quali sono esposti circa 50 campioni di rocce rappresentative della varietà eruttiva e petrografica dell’Isola (ignimbriti, pomici, reticuliti, lave pantelleritiche, trachitiche e basaltiche, inclusi intrusivi, etc).
Ci sono poi 17 pannelli esplicativi riguardanti:
• la storia vulcanologica dell’Isola ed il suo contesto regionale (vulcanismo nel Canale di Sicilia);
• i processi che hanno regolato le varie tipologie eruttive e la loro relazione con le rocce esposte;
• dettagli sulle rocce e sul loro significato, con micro foto dalle sezioni sottili delle rocce esposte e varie analisi chimiche;
• qualche notizia più approfondita su argomenti più specifici, quali la formazione e il circuito idrologico del Lago di Venere, evidenze di mescolamento di magmi e dinamiche in camera magmatica, etc.!
Due pannelli sono infine dedicati agli escursionisti-naturalisti con l’illustrazione delle principali caratteristiche geo- petro-vulcanologiche incontrate lungo i due itinerari proposti:
• una impegnativa traversata dell’Isola da Sud a Nord;
• un percorso ad anello che si inerpica fino al centro eruttivo di Cuddia Randazzo (domo, anello di pomici, campo lavico), con partenza ed arrivo dal Museo.