L’itinerario H è costituito dai sentieri 9, 11, 12. L’itinerario, prevalentemente rurale ma ricco di scorci panoramici e storici, si sviluppa per circa 14 Km, ed è uno degli itinerari che ci mostra la vocazione agraria dell’isola. Inizia da Piazza Perugia, nella Borgata di Tracino, i percorsi sono caratterizzati da intense coltivazioni agrarie, ma non mancano gli aspetti paesaggistici e storici. Il sentiero 9 si inoltra fra i terreni coltivati e costeggia la ricca macchia mediterranea delle falde della Serra Ghirlanda. Non si può trascurare la visita al punto panoramico Serra di Ghirlanda, dove ci porta una breve deviazione nei pressi dell’uscita di Tracino. Da qui avremo una visione d’insieme dei vari aspetti dell’isola: ai nostri piedi una ricca e produttiva pianura impiantata a vigneti e cappereti, a far contorno a questa zona le montagne dell’Isola, fra cui spicca la grande emergenza di Monte Gibele e subito dopo Montagna Grande. Avremo coscienza di cosa deve essere costato, in termini di fatica umana e dedizione ai lavoro, riuscire a rendere produttive delle zone spesso impervie e sassose e con condizioni climatiche fra le più sfavorevoli. Le piogge sono scarsissime, concentrate in un breve periodo dell’anno, mentre i venti, ed in particolare lo scirocco, sono pressoché sempre presenti.
La siccità, nelle zone ricche di macchia mediterranea, viene attenuata dalle piogge occulte, fenomeno di condensa notturno, dovuto alla notevole escursione termica ed alla abbondante umidità dell’aria. Nelle zone coltivate invece si sopperisce alla scarsità delle piogge con tecniche colturali, quali continue zappettature dei fondi. Al vento si pone rimedio con la creazione di muretti a secco, che delimitano anche le proprietà e con il tenere le piante il più basse possibile, quasi radenti al suolo, se non addirittura sotto quota, sistemate in piccole conche. Basta trascurare per pochi anni un appezzamento di terreno, specie in prossimità delle zone a macchia mediterranea, perché la vegetazione spontanea si riappropri del territorio. Solo a Pantelleria troveremo vigneti alti 50 cm, ulivi che sono coltivati a cespugli e non ad albero, il ‘Giardino Pantesco’ costituito da un solo albero attorno a cui è stata realizzata una ciclopica torre in pietra locale. Troveremo anche, specie nelle aree marginali, la coltivazione del cappero, pianta selvatica e resistente a condizioni ambientali sfavorevoli. Parte del sentiero 9 è costituito dalla Perimetrale, con fondo asfaltato. Si immette nel sentiero 11 in contrada Dietro Isola. Questo percorso si sviluppa verso Nord-Ovest, fino alla strada comunale di Serraglia, con fondo asfaltato. Durante il percorso si attraversano i terreni coltivati di Piano del Barone, un tratto della macchia di Cuddia Patite ed infine i coltivi di Piano della Concezione. All’incrocio con la strada asfaltata ci immettiamo nel sentiero n. 12. Dopo circa 1,5 Km arriviamo alle Tombe Bizantine di Gibbiuna, uno dei tanti siti archeologici dell’isola. Entreremo nella vallata della Piana Ghirlanda, che avevamo già visto prima dall’alto, dal punto panoramico. Prenderemo così visione delle curiose coltivazioni locali.