Ubicato a Pantelleria Centro, il castello sorge all’imboccatura del vecchio porto di Pantelleria, oggi interrato, e prospetta sulla piazza Almanza e su via Borgo Italia. Vi si accede attraverso una scalinata dalla via Castello. Data la particolare ubicazione, con le mura lambite dal mare da un lato e rivolto verso il porto dall’altra, costituiva in passato un baluardo a protezione dei traffici marittimi dell’isola. Fino a poco più di un secolo addietro il castello era l’elemento predominante della città murata. Costruito interamente in pietra lavica, il manufatto è composto da quattro piani di cui uno quasi completamente interrato. L’impianto planimetrico è costituito da un nucleo centrale gravitante attorno ad un cortile di forma trapezoidale; bastioni a nord-ovest e nord-est, oltre ad un altro cortile ed una torre sul lato sud-est.
La fondazione del castello è fatta risalire ad epoca bizantina o araba, anche se esso è attestato con certezza non prima del XIII secolo. Attorno al 1553 vengono edificati il bastione lato mare e il bastione di nord-est, che ingloba la torre circolare, e viene raddoppiato lo spessore dei muri di sud-est. Successivamente viene aggiunto un corpo a sud-ovest e nel ‘700 viene interrato il piano delle cantine. A metà del XIX secolo vengono effettuate imponenti opere di restauro e trasformazione che ne rimarcano sempre più la destinazione a carcere. Negli anni della seconda guerra mondiale il castello è stato sede dei comandi di Aviazione, Marina e Carabinieri, oltre che della Milizia Volontaria Fascista. Durante l’occupazione americana del 1943, venne minato per farlo esplodere durante le riprese di un Combat film, per fortuna l’operazione va a monte per decesso dell’artigliere. Nel 1946-47 , durante i lavori di ripristino del carcere per fare posto alla strada limitrofa al porto, viene abbattuta una grossa parte del bastione di nord-ovest e la soprastante torre di cui restano oggi solo le tracce. Di recente è stata fatta una importante opera di restauro per farne luogo di cultura e per una destinazione museale di alcune sale.
DESCRIZIONE DELL’INTERNO
Alla fine della scalinata di accesso si entra nel primo cortile sormontato da un camminamento di ronda e superato il vecchio corpo di guardia si accede al cortile principale. Attorno a tale cortile sono situate diverse stanze e un passaggio che porta al bastione di nord-ovest dal quale si ha una splendida vista su tutto il porto di Pantelleria. Attraverso una delle stanze si può accedere alla torre circolare e alle vecchie segrete, che murate circa cento anni fa, costituiscono oggi l’elemento più significativo del castello. Dal cortile si diparte una scalinata che porta a un primo piano gia adibito a “carcere per galantuomini” e ad altra stanza che era adibita ad armeria.
Segue al secondo piano una serie di ambienti a corridoio, mentre a destra del pianerottolo si arriva ad un ambiente di maggiori dimensioni la cui volta è marcata da una serie di archi in pietra da taglio. A sinistra del pianerottolo, attraverso un piccolo ambiente, si perviene al secondo livello di una torre cilindrica alla sommità della quale è stato posto un campanile con orologio a quadrante luminoso, collegato a due campane, una delle quali datata 1750. Attraverso la seconda scalinata si perviene invece a quella che costituiva la ‘casa del Governatore’ (gli alloggi del castellano e più tardi, del comandate della piazza) che comprende cinque ambienti, alcuni dei quali prospicienti la gradinata di accesso. A destra di detta casa si trovano gli ambienti gia destinati ad alloggio delle truppe. Sul lato sinistro del primo cortile vi è una torre le cui caratteristiche fanno molto pensare ai donjons normanni. Tale torre è detta di San Barnaba, probabile deformazione di Santa Barbara, toponimo derivante dal fatto che al secondo piano di detta torre vi era il deposito delle polveri.