Si arriva direttamente da una lunga scalinata che parte dalla perimetrale, è accessibile anche dal mare. Lo studioso Samuel Butler identificò Pantelleria come l’isola di Ogigia e quindi secondo la leggenda si racconta che qui si incontrassero la Dea Calipso ed Ulisse. E’ una grotta molto ampia, la volta naturale è costituita da pietra pomice, mentre la pavimentazione è a mattoni. Il nome deriva dal greco saterià che vuol dire salute, risulta infatti, conosciuta sin dall’antichità per l’indiscussa qualità delle sue acque termali che rappresentano un efficace cura naturale per artriti e dolori reumatici. L’acqua calda, che raggiunge i 40°C, viene fatta confluire in apposite vasche di cemento, due all’interno della grotta ed una più grande esterna e comunicante col mare. Anche qui come a Gadir non esiste uno stabilimento termale, la zona è molto grezza e naturale, anzi da qualche tempo la grotta è chiusa al pubblico per rischio di frane.